‘Cento ragioni per essere demorandomcratico’ è il libro di Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini edito da Europa Edizioni.
Il libro è una pubblicazione che viene fatta in ricordo del trentennale della fondazione del giornale ‘L’Attualità’, il periodico mensile di società e cultura fondato da Gaetano Salvemini nel 1962. E’ un saggio fine, raffinato, che illustra con sobrietà e ricchezza di dettagli il panorama politico italiano nel periodo che va dal post-risorgimento ai nostri giorni. La prefazione del sociologo Franco Ferrarotti arricchisce il libro di ulteriore valore.
L’autore sottolinea che la democrazia si è svuotata del suo significato più profondo, perché è stata schiacciata dalla dimensione clientelare tipica della politica italiana. Un problema che ha attraversato i secoli, riproponendosi in nuove forme, con nuovi nomi, ma sempre uguale a se stesso. Il contesto socioeconomico ha sempre esercitato un forte condizionamento, per cui si è partiti da una dimensione clientelare di tipo ‘classico’ e facilmente riconoscibile, a un tipo di corruzione più raffinato, per così dire. E’ probabile che tale variazione sia dipesa da un significativo cambiamento del panorama italiano dal punto di vista del benessere, sempre più consolidato. In tale contesto, la corruzione si è declinata in varie forme sempre più forti, preponderanti, eccessive, travolgendo l’Italia con numerosi scandali.
Il Prof. Salvemini induce con linguaggio elegante a riflettere sul modo in cui la democrazia è cambiata dal momento della sua nascita. Da quel momento in cui nell’antica Grecia si sono affermati i due principi basilari del pensiero democratico: ogni uomo è nato nello stesso modo e con gli stessi diritti (isogonia) e tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge (isonomia). Ad oggi questo sembra irrimediabilmente perduto, al punto in cui si arriva a domandarsi se qualcuno dei nostri governanti ne abbia mai sentito parlare. E’ una riflessione da non sottovalutare, nella misura in cui tornare alle radici della democrazia che è parte essenziale della nostra società e ne rappresenta il fondamento può rappresentare l’opportunità e lo stimolo per comprendere la deriva che interessa la società moderna. Una deriva che parte proprio dalla dimenticanza, dal fatto che nella corsa al potere che interessa i soggetti politici si siano persi di vista i valori fondamentali e proprio per questo sia diventato così difficile ritrovare la retta via. Ammesso di averne l’intenzione.
Del resto, come suggerisce lo stesso Salvemini, è importante coltivare le idee, quasi fossero dei semi da piantare uno ad uno per raccogliere i frutti dopo qualche tempo. Anche le idee, al pari dei semi, possono crescere con molta calma, all’improvviso, senza uno schema preciso e in contesti inimmaginabili.
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autore per scoprire i retroscena legati alla scrittura del suo libro e le motivazioni che lo hanno portato a decidere di scriverlo.
Riportiamo l’intervista a Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini.
Cosa significa essere ‘demorandomcratico’?
Significa essere autenticamente democratico, ossia osservare le regole della Democrazia con i fatti, non solo con le parole. E per essere un democratico “autentico” è necessario ispirarsi al modello ateniese, ideato e attuato da Clistene, proseguito da Efialte e perfezionato dal grande Pericle nel quinto secolo a. C. Vale a dire, far assegnare le principali cariche istituzionali, sia nella funzione legislativa sia in quella esecutiva, mediante sorteggio, nell’ambito di cittadini competenti, onesti, illuminati e volontari, non bramosi di occupare le poltrone del Potere. Solo una riforma di tal genere potrebbe eliminare la squallida prassi del “voto di scambio” (che costituisce la totale negazione della democrazia) e mettere fine alla designazione delle candidature (al Parlamento e altrove) in base al famigerato “metodo Caligola”.
C’è un libro al quale è particolarmente legato e che le ha insegnato qualcosa?
Si. E’ un libro entrato nella Storia d’Italia. E’ intitolato “Il ministro della malavita”, pubblicato da Gaetano Salvemini nel 1910 per denunciare le violenze di vario genere ed i brogli elettorali orditi da Giovanni Giolitti, primo ministro in carica, tramite le organizzazioni criminali, molto attive specialmente nelle regioni meridionali. Questo libro mi ha insegnato che per attuare la vera Democrazia bisogna lottare ogni giorno per difenderla dai suoi nemici, sempre in agguato.
Come mai ha deciso di iniziare a scrivere? C’è un momento particolare della sua vita che l’ha portata alla stesura del suo libro?
Le mie prime pubblicazioni risalgono agli anni Ottanta del secolo scorso e rientrano quasi tutte nella Saggistica. Quest’ultimo libro si ispira ad un auspicio manifestato in mia presenza da Gaetano Salvemini alla fine di giugno del 1957, alcuni mesi prima del suo decesso. Risiedeva a Sorrento, nella villa La Rufola. Disse: “Se avessi vent’anni di meno mi impegnerei ad illustrare gli enormi vantaggi derivanti dalla reintroduzione dell’antica democrazia ateniese, da adattare ai tempi nostri, fondata sull’assegnazione delle cariche istituzionali mediante sorteggio tra cittadini illuminati, esperti e onesti”. Ho cominciato a scrivere il libro “Cento ragioni …” circa un anno fa, accettando una sfida lanciatami da un noto politico. “Mi fornisca almeno una ragione che possa persuadermi a convertirmi alla demorandemocrazia”. Gliene ho fornito cento.
Cosa le piacerebbe sentirsi dire dai suoi lettori?
Che bisogna dare urgente avvìo ad una nuova fase costituente per introdurre nella nuova Costituzione il principio della Demorandomcrazia, l’unico in grado di mettere fine al vile mercimonio dei voti e alle velenose risse tra i leaders politici, quasi tutti affetti dalla “sindrome della poltronite” e quindi socialmente pericolosi.
Ha già un nuovo libro in cantiere? Pensa di scegliere sempre Europa Edizioni come editore?
Si. Mi metterò all’opera appena le condizioni di salute me lo permetteranno. Mi rivolgerò nuovamente a Europa Edizioni, che hanno già pubblicato nel 2019 il mio saggio “Epuloni e Lazzari”, prefazione del chiar.mo Prof. Franco Ferrarotti (Analisi storica dei fattori che determinano le disuguaglianze economiche tra popoli e tra persone). Sono pienamente soddisfatto di Europa Edizioni per l’efficace divulgazione e per la capillare distribuzione dei libri suindicati.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo ancora Cosmo Giacomo Sallustio Salvemini per averci dedicato il suo tempo e aver risposto con disponibilità alle nostre domande. Siamo stati lieti di camminare al suo fianco nell’iter editoriale finalizzato alla pubblicazione del suo manoscritto ‘Cento ragioni per essere demorandomcratico‘.