‘L’Albero’ è il libro di Rosa Maria Rossoni edito da Europa Edizioni.

Il romanzo è un thriller psicologico che si snoda dal principio alla fine in un clima di suspense. Mai interrotta, mai sospesa, come si addice a questo genere in cui il libro di Rosa Maria Rossoni si inserisce a pieno diritto. Per l’abilità dell’autrice nel caratterizzare i personaggi e dare a ognuno di loro un carattere, uno spessore, delle spigolature ben definiti, ed essenziali per dare corpo e sostanza al romanzo.
Al centro della narrazione troviamo Angelica, una ragazza che si può a tutti gli effetti definire speciale, perché custodisce un segreto che la trasporta ben lontano dalla apparente normalità della vita di una giovane qualunque. Angelica custodisce infatti un dono tanto prezioso quanto eccezionale: dei poteri soprannaturali. Poteri che non nascono con lei, ma ben prima di lei, con generazioni di donne, sue parenti, che l’hanno preceduta. Ognuna ‘dotata’ di poteri ultraterreni unici e speciali.
Grazie ai suoi poteri Angelica ha la possibilità di vedere e comunicare con i fantasmi, che dall’aldilà parlano di eventi del passato o di futura realizzazione. Un colloquio che si rivela fecondo e decisivo soprattutto nel momento in cui consente di accedere a informazioni utili per la vita di altre persone. Se fino a ‘quel’ momento Angelica aveva semplicemente ascoltato i racconti dei fantasmi su eventi passati e futuri, quando viene contattata per aiutare la polizia a risolvere un caso, questo suo potere diventa utilissimo. La polizia si trova infatti a dove risolvere una serie di morti che sembrano ricondurre a un assassino seriale e in quest’ottica la possibilità di comunicare con l’aldilà offre una marcia in più per le indagini.
Sullo sfondo di questa situazione paranormale, i personaggi del libro si muovono, ognuno con caratteristiche, intenzioni e obiettivi propri, in direzione di qualcosa di misterioso e sfuggente. Fino ad approdare a ‘L’Albero’ che offre il titolo al romanzo e che rappresenta il vero nodo cruciale per risolvere il caso.
È proprio l’albero il custode di indescrivibili crudeltà e di verità passate, che riaffiorano con prepotenza e con violenza. Verità che turbano in modo profondo l’animo dell’assassino, che è mosso da una incontentabile sete di vendetta e di riscatto. E proprio quel riscatto impossibile da raggiungere lo rendono ancora più violento e spietato. L’autrice ci accompagna in un viaggio in cui i sentimenti si legano e intrecciano, e in particolare prevalgono, anzi spiccano, Amore e Morte, le due faccia della stessa medaglia. Passo dopo passo il lettore si trova davanti a un grande puzzle che si costruisce attraverso le pagine del romanzo, fino a condurlo a un finale degno dei migliore thriller.
Cenni sull’autore
Rosa Maria Rossoni è nata nel 1965 a Como, dove vive tuttora.
Ha all’attivo tre libri, tutti diversi tra loro per il genere e per il tipo di pubblico a cui si rivolgono.
Il suo primo romanzo è del 2017 ed è una pubblicazione per bambini. Il titolo del libro è: ‘Le avventure di Lucio Il Bruco’.
A seguire un altro romanzo nel 2019, questa volta per adulti, dal titolo ‘Il manuale di Eugenio’.
Il terzo libro è proprio ‘L’Albero’, edito da Europa Edizioni. Anche in questo caso un cambiamento di prospettiva, poiché l’autrice si avventura nel genere nel thriller psicologico.
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autrice per conoscere meglio lei e i retroscena relativi al suo romanzo. Per soddisfare la curiosità nostra e dei lettori le abbiamo posto delle domande per capire le motivazioni che l’hanno portata alla scrittura del suo libro e a intraprendere la strada della pubblicazione.
Di seguito riportiamo l’intervista a Rosa Maria Rossoni.
Come ha scelto il titolo del libro?
La scelta del titolo è stata casuale e paradossalmente scrivendo su di un pezzo di carta “L’albero”, senza che io avessi in mente una trama, ha preso forma e vita la sua narrazione. Anche i personaggi totalmente inventati, nel momento in cui li descrivo, sembrano materializzarsi, come se fossero sempre stati dentro di me e magicamente avessero una vita propria. Il titolo del mio romanzo esprime l’inizio e tragicamente la fine di un percorso che coinvolge i suoi protagonisti.
L’idea di questo romanzo è nata in un momento particolare della sua vita?
Si, il romanzo è nato in un momento particolare della mia vita. Non tanto in una occasione precisa, quanto piuttosto in un periodo in cui ho sentito dentro di me il bisogno di addentrarmi nell’animo umano e di raccontare alcune delle sue sfaccettature più intime e segrete. Ho cercato di cogliere l’essenza e l’unicità di ognuno di noi attraverso le singolari storie dei protagonisti del mio libro e di sottolineare quanto il bene e il male possono spesso determinare le scelte della nostra vita. L’atmosfera che spesso si tinge di scuro è accompagnata da uno sfondo paranormale che vede come protagonista la sensitiva Angelica.
Ci sono degli autori a cui si ispira?
Francamente no. Non mi ispiro a nessun autore, anche perché tendo a scrivere senza un’idea precisa.
Mentre scrive ha delle abitudini particolari?
Non ho delle abitudini particolari, quanto piuttosto un ‘modus operandi’ che si ripete ad ogni romanzo. Il più delle volte, infatti, la mia parte creativa nasce di getto, per cui è mia abitudine catturare “l’idea” utilizzando carta e penna. Solo in un secondo momento la trascrivo e la sviluppo al pc. Spesso lascio la prima bozza dell’opera in un cassetto e la riprendo in un secondo momento. Questa attesa mi serve per rivedere e correggere la prima stesura con più lucidità e attenzione.
E’ già al lavoro su un nuovo progetto dopo ‘L’Albero’?
Si. Sto scrivendo un nuovo thriller psicologico, questa volta ambientato nella zona in cui io vivo: lago di Como e dintorni. La trama dell’Albero invece si svolge in Toscana, una terra a me molto cara, che negli anni ho avuto modo di conoscere e di apprezzare.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo Rosa Maria Rossoni per averci dedicato il suo tempo e le auguriamo di ricevere il riscontro che desidera dai lettori per il suo romanzo ‘L’Albero’.