‘L’Armilunga …. Prataiole’ è il libro di Gilda Crispino edito da Europa Edizioni.

L’autrice disegna una trilogia articolata in short stories, per tratteggiare la realtà di ieri, di oggi e di domani. Per trovare una collocazione alla Relatività dell’Uomo moderno e cercare di offrire ossigeno ed energia psichica.
E’ un libro intenso da leggere, che la suddivisione in brevi storie e lo stile fluido rendono però leggero e godibile, anche quando tratta argomenti importanti come la Psiche in armonia, l’Humus Europeo, Corteccia Cerebrale, l’Area di Broca.
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autrice per conoscere meglio lei e le motivazioni che l’hanno portata alla scrittura del suo libro. Grazie alla sua disponibilità e alla generosità nelle risposte siamo entrati nel suo mondo, nei retroscena della sua attività di scrittrice e della stesura di questo libro in particolare.
Di seguito riportiamo l’intervista a Gilda Crispino.
Perché una trilogia?
Ho scelto lo stile della trilogia perché la raccolta delle novelle brevi e’ molto voluminosa e raccogliere 219 storie in un unico volume non e’ neanche agevole nella lettura per il lettore interessato. Ogni nome dato ha un significato. Ad esempio:
Occhi di casello: guardare il mondo con gli occhi del casello, il trenino che va verso la Magna Grecia e nel movimento cercare …
Prataiole: sono colori che nella loro bellezza naturale danno vivacità e tono. Ricordo cl’affanno di inseguire la materialità in modo esasperato fa dimenticare le bellezze che sono intorno..
Melograni: e’ la varietà e diversità delle storie che determina un denominatore comune nel difficile mondo globale .
Come mai ha deciso di scrivere delle short stories?
Ho deciso di fare delle novelle brevi perché oggi si legge poco. Si ha poco tempo e bisogna essere veramente interessati alla lettura. Poi sinceramente credo non sia necessario fare dei tomi da 300 o 400 pagine: lo scrittore può in 10 pagine esprime molto e favorire la concentrazione, senza noia nella lettura.
Ciò non toglie che non sia capace di trasmettere qualcosa che ha colpito lo scrittore , ma spesso può essere d’interesse generale e trovare riscontro – è importante come si presentano con quale incipit si trasmette .
Il lettore e’ così’ in grado di entrare subito nel vivo del racconto , e ritrovare punti ed interventi , interessi che lo rispecchiano o rispecchiano aspetti a lui cari .
Sono storie che pongono i protagonisti sempre in una triade temporale -fatta di passato, presente e nel divenire aspettative future.
Apparentemente sono storie diverse e ognuna con la propria originalità’ nel titolo e nel contenuto, ma il filo conduttore e’ e resta: diletto , piacere d’inventare, di creare storie, poesie, filastrocche dal nulla.
A volte da un piccolo spunto preso al volo di qua e di là nasce un racconto, come ad esempio Panteschi a Ferdinandea. Io non ci sono mai stata lì, ma viaggio con la fantasia .
La scelta del titolo ha un significato particolare?
Certamente la scelta ha un suo significato storico, sociale –etico.
L’Armilunga .nasce da una cultura tipica della Calabria, terra nella quale vivo, esattamente dal paese di Orsomarso. Significa anima lunga , ossia generosa, aperta a comprendere e a dare, come noi gente del Sud, per il piacere di andare incontro. Poi il nome si addice perché l’Armilunga ha si, un suo inizio, ma non si sa quando terminerà .
Ha sempre avuto la passione per la scrittura?
Si, a scuola me la cavavo abbastanza, ero capace di fare dei bei lavori .
Ho frequentato un istituto magistrale e più che temi la prof. d’italiano faceva fare elaborati, in cui storia fantasia e realtà si intrecciavano nell’ interdisciplinare del suo metodo dal quale attingevo con la soggettività che ognuno di noi imprimeva .
Poi invece sono entrata in banca, una banca del Sud, e lì è stata dura perchè ho conosciuto una brutta bestia che è l’alienazione, quel processo che rende un po’ robot, automi .Avevo una preparazione col metodo globale alla Decroly e mi sono salvata, ho interagito, preso contatti col giornale, le fondazioni, le universita’ e cosi non sono caduta nella povertà psichica , però ho fatto il confronto tra lavoro morto e metodo vivo …e Decroly, vi assicuro, ne e’ uscito vincitore..
Nel corso della mia ricerca su mercato globale e scienze responsabili ho capito che l’alienazione non era una causa prima capace di determinare perdita di soggettività e identità,come tutte le scuole di pensiero hanno sempre sostenuto – sia in Occidente che in Oriente. Bensì era solo uno dei tanti effetti della relatività, che nei suoi diversi livelli ed aree determina molte incompletezze- carenze affettive – alienazione e malattie incalzanti come il restringimento del centro di broca – fonazione ,dove avviene l’elaborazione della parola parlata.
Ma l’eccessiva relatività che ha invaso le aree formative ha reso ancor prima il pensiero criptico, ed e’ capace di rovinare la parte migliore se non dovesse trovare e non trova in effetti come stile lungo il suo corso l’antitesi giusta per arrivare ad una sintesi equilibrata ed armoniosa.
La letteratura ha questo grande compito , riesce a dare molto nella formazione , cosa che la fisica da sola non può dare. Una dimensione importante ma non basta – l’uomo e’ sì anche relativo ma principalmente deve coltivare altro, valori e umanità.
E’ già al lavoro su un nuovo progetto?
Si, in cantiere inoltre c’e il volume: ‘San Giorgi: verso la psicoanalisi posteriore’ .
Qui la domanda certa, che posso anticipare e’: Cosa troveremo sotto la relatività ?
Potenzialità non espresse, incompletezze … vedremo.
Inoltre e’ quasi completato il romanzo introspettivo dal titolo: ‘ Chi bussa’. Un invito ad ascoltare la nostra voce interiore e ritrovare equilibrio, fantasia iniziando la nostra giornata col profumo del caffè – ne seguo il profumo al primo bagliore, come i colori di un pittore e della vita …
Spero di aver presentato tutto in modo chiaro e distinto, come diceva Platone.
Spero che vada tutto bene per voi giovani, la realtà di oggi richiede si spensieratezza, una cosa importantissima, ma anche molto impegno in questo tempo eccessivamente relativo. Il mio augurio e’ che voi possiate vivere, essere individui nel mondo globale in un tempo migliore, di qualità’ e non solo di quantità.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo ancora una volta Gilda Crispino per averci dedicato il suo tempo e le rinnoviamo il nostro piacere di aver percorso insieme a lei il cammino editoriale volto alla pubblicazione del suo manoscritto ‘L’Armilunga – Prataiole’. Le auguriamo di ottenere il riscontro che desidera per il suo libro e per le opere future. Ai lettori auguriamo di perdersi tra le sue storie e di ritrovarsi con nuove consapevolezze.