‘L’EREDITÀ DELLA GUERRA. Il mistero della morte di Charlyn’ è il libro di Claudio Maestrelli edito da Europa Edizioni.

“Mi hai sconvolto il cuore, per la delicatezza con cui tenevi tra le tue mani la mia nuca mentre mi baciavi e le carezze che mi elargivi unitamente al fervore della tua bocca mi rendevano incandescente di desiderio che solo tu avevi la capacità di spegnere”.
Il protagonista del romanzo, e di questo importante sentimento, è Riccardo, alter ego dell’autore che in queste pagine racconta la sua vita, la sua esperienza d’amore con Charlyn. Un amore intenso ma sfortunato, che ha lasciato un segno indelebile nella vita dell’autore.
Il romanzo ci conduce con una narrazione ricca e avvolgente in una storia d’amore bella ma travagliata, in cui la vicenda si dipana tra la bellezza dell’amore e le difficoltà della vita reale.
Al luminoso mondo degli hotel si contrappone un altro mondo in cui si muovono diversi personaggi: alcuni arricchiranno l’animo di Riccardo con nuove emozioni e altri gli faranno scoprire ambienti della criminalità a lui sconosciuti.
Una tragedia improvvisa getterà il protagonista nella disperazione, ma lui non si farà fermare nella sua ricerca della verità.
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autore per scoprire qualcosa in più sulle motivazioni che lo hanno spinto a scrivere il suo libro e sui retroscena relativi al romanzo.
Di seguito riportiamo l’intervista a Claudio Maestrelli su ‘L’EREDITÀ DELLA GUERRA. Il mistero della morte di Charlyn’ .
Quanto c’è di autobiografico nel suo libro?
In questo libro racconto la storia di un intenso e romantico Amore vissuto in gioventù con Charlyn, che io descrivo come lo ricorda il mio cuore, sbocciata sotto il sole nei panorami della bella Liguria, proseguo nel tempo sognando il nostro avvenire visitando luoghi, in cui hanno vissuto immortali e romantici Amori come: Paolo e Francesca nel castello di Gradara, Romeo e Giulietta nell’incantevole Verona, ed altri.
Essendo Charlyn cittadina Svizzera, parte del nostro Amore lo abbiamo vissuto tra Zurigo, Winterthur, Kandersteg, e tra i monti e le valli di quella regione … nel maniero ereditato dalla sua famiglia, attorniato dal mistero.
Secondo una leggenda del luogo in alcune notti, è visitato dalle Anime dei due sfortunati amanti … che hanno vissuto il loro Amore terminato tragicamente.
Charlyn chiede a Riccardo di vivere questo loro intenso Amore con incondizionata fiducia, per non poter al momento rivelare alcuni dei segreti e misteri della sua vita e non mettere in pericolo la sua persona, ma ben presto potrà essere libera di svelarmeli.
Riccardo, per amore ha accettato di vivere la loro storia senza porle domande dei suoi frequenti misteriosi viaggi di lavoro che la facevano rimanere lontana senza darle segno di vita.
Solo dopo la misteriosa morte di Charlyn, Riccardo venne a conoscenza di una parte dei segreti della sua vita.
L’idea di questo romanzo è nata in un momento particolare della sua vita?
Il desiderio di scrivere un romanzo sulla storia dei miei genitori in tempo di guerra, che colpiti dalle frecce di Cupido vennero travolti da un colpo di fulmine … e gli eventi travagliati della vita durante gli anni della guerra e in seguito, l’avvento dei figli e le loro storie.
Quel desiderio mi venne nel 1961, a Parigi mentre lavoravo al Grand Hotel, e vivevo in una soffitta “Bohème” nel quartiere di Pigalle, dovevo alzare un abbaino nel tetto per ricevere luce, e aria, rallegravo il cuore e la fede, ammirando l’immagine della chiesa del “Sacro Cuore” nella sua maestosità.
Seduto ad un minuscolo tavolo a muro ho iniziato a scrivere i miei appunti a mano, ma l’impegno del lavoro non mi permise di proseguire e custodii quegli appunti, per quando avrei potuto completarli.
Arrivato il tempo del pensionamento, finalmente ho potuto dedicarmi a terminare il mio primo romanzo … poi mi sono appassionato alla scrittura.
Proseguendo nella stesura del primo romanzo … pensai, che io avendo avuto una vita piena di avventure in giro per il mondo, avrei potuto scrivere ulteriori romanzi.
Raccontando le mie avventure mi venne l’idea di scrivere questo romanzo dedicato al mio intenso, ma sfortunato Amore con Charlyn.
Cosa significa per lei la scrittura?
La scrittura per me, è un desiderio sin dalla mia giovinezza che non ho potuto realizzare per la mancanza di tempo libero dovuta al lavoro al quale dovevo dedicarmi per aiutare mia madre economicamente, essendo io il maggiore di quattro figli, con fratelli minori e un padre invalido.
Venne il tempo del mio matrimonio, dovetti provvedere alla mia famiglia, a mia moglie e alle mie tre figlie e il lavoro nel campo alberghiero era molto impegnativo, e di conseguenza dovetti sempre accantonare questa mia passione.
Finalmente andai in pensione e così potei dedicare il mio tempo alla scrittura, seduto al computer intento a scrivere, la mia mente scorda ogni cosa e il tempo vola, persino durante le ore notturne mentre dormo il mio cervello crea nuove stesure e mi dona la possibilità di rivivere in modo più cosciente la mia avventurosa vita …
… e al mio risveglio al mattino, sono spinto da una forza inconsueta a scrivere ciò che la mia mente ha sfornato di notte e a volte do il significato a tutto questo, pensando che un mio antenato amante della scrittura viene a suggerirmi come descrivere gli avvenimenti e quali parole utilizzare nella scrittura dei libri.
Ha delle abitudini particolari quando scrive?
Mentre scrivo ascolto della musica come sottofondo, la quale mi rallegra la mente, liberando la mente da ogni pensiero estraneo a ciò che sto scrivendo.
Sta già lavorando a un nuovo romanzo?
Sì, … sto già lavorando ad un nuovo romanzo nel quale Riccardo viene a conoscenza della vita segreta della sua amata Charlyn, tramite alcuni suoi amici intimi, Olaf e Paride, e da un collega della sua attività segreta, Hasim, con il quale ebbe una storia sentimentale precedente alla nostra … e al progetto di Hasim di esaudire il desiderio di vendetta, espressa a lui da Charlyn, in sogno.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo ancora l’autore per la sua disponibilità a rispondere alle nostre domande, e per essersi lasciato accompagnare nell’iter editoriale che ha portato alla pubblicazione del suo romanzo.