‘I racconti della Bibbia’ è il libro di Ugo Stornaiolo edito da Europa Edizioni.

Nella sua opera l’autore analizza i racconti dei primi due libri della Bibbia: la Genesi e L’Esodo. Li analizza con uno sguardo nuovo, nella prospettiva di una storia ricca di personaggi, eventi e misteri, della scarsa considerazione per la figura femminile e della comicità involontaria di alcuni avvenimenti.
E’ un modo nuovo, diverso e moderno di leggere lo scritto più importante per la religione ebraica e cristiana. Laddove la modernizzazione non comporta la svalutazione dell’immenso valore di un testo sacro
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autore per scoprire i retroscena relativi alla scrittura del suo libro. Per conoscere meglio lui e le motivazioni che hanno portato a scrivere un libro come questo e con quali finalità.
Riportiamo di seguito l’intervista ad Ugo Stornaiolo su ‘I racconti della Bibbia’.
Quando ha avuto l’idea di scrivere questo libro?
Lettore accanito sin dall’adolescenza, mi ha incuriosito sempre il fatto che ogni mitologia delle tantissime civiltà, in ogni angolo del mondo, si sbizzarrisse a spiegare la propria esistenza con l’intervento di qualche entità creatrice (uovo cosmico, favolosi uccelli o animali marini, esseri giganteschi, creature celestiali, demiurghi: in una parola dèi). Poi avevo notato che fra tutte quelle storie, ritenute miti e leggende da chi le leggeva, faceva eccezione solo quella particolare riguardante la propria religiosità. Le persone in generale, nell’affrontare argomenti sulla propria religione, e nonostante le tante similitudini con parecchie di quelle altre storie da loro stesse definite leggende, accettano tutto senza discutere. Per questo, era da molto tempo che desideravo approfondire e, finalmente, mi decisi a scrivere qualcosa sui racconti della Bibbia, che nonostante la mole di assurdità che contengono, vengono accettate come oro colato. Già l’atto della Creazione, che la Bibbia ci assicura avvenne nell’anno che oggi datiamo –4004: 6.000 scarsi anni fa!, dovrebbe far pensare: sei millenni fa già l’umanità, come ben sappiamo, aveva attraversato migliaia di generazioni, un lungo periodo questo, che però costituisce una trascurabilissima frazione rispetto ai miliardi di anni da quando, con il Big Bang, iniziò veramente a formarsi l’Universo.
A quale tipo di pubblico di rivolge?
È, quindi, al pubblico cattolico e cristiano in generale, in mezzo al quale vivo, cui mi rivolgo nell’esaminare tali racconti, perché anche persone che si distinguono per la loro intelligenza e apertura mentale, compresi studiosi e insegnanti di materie scientifiche, di storia, di filosofia, quando si parla di argomenti che toccano la loro religione, pare che gli si blocchi ogni ragionamento. Tornando all’atto della Creazione, come è possibile che accettino che sia stata realizzata in “sette giorni”, senza considerare che l’unità “giorno” è il risultato di un giro della Terra intorno al Sole, come ora sappiamo; ma che evidentemente il “creatore” non ne aveva idea? Infatti, comincia creando la luce, senza le fonti che la producano; e crea la Terra prima dell’intero universo: una Terra piatta, su cui installa il firmamento, che serve fra l’altro ad appendervi il Sole, la Luna e gli astri del cielo! In quei giorni poi, dopo avere creato le piante e gli animali, crea l’uomo (il maschio) e, decidendo solo dopo di dargli compagnia, elabora la femmina… da una sua costola! Ciò è solo l’inizio di una serie di fatti che offrono spunti di involontaria comicità, somigliando spesso a narrazioni fantascientifiche o ai fumetti.
Qual è il messaggio che vuole inviare?
Il messaggio che voglio inviare è quello di lèggere la Bibbia, testo interessante per informarsi sulle ideologie e i fatti relativi alla zona geografica in cui fu scritta; ma farlo con obiettività, e domandarsi se sia possibile accettare che si tratti di un opera scritta da un Dio che, pur definito “onnipotente, onnisciente, onnipresente, che tutto sa, tutto prevede e tutto può”, risulta invece cosí poco aggiornato sullo stato delle cose. E che si dimostra collerico, capriccioso, vendicativo, violento, e maschilista, trattando la donna con disprezzo, sempre secondaria all’uomo. Basti pensare al nono comandamento, che oggi si legge: “Non desiderare la donna d’altri”, ma che nella versione originale diceva: “Non desiderare la casa del tuo prossimo, non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”. Un comandamento che originariamente non riguardava affatto il sesso e il tradimento, bensí il senso della proprietà! Da qui che la donna per secoli ha subíto infiniti abusi, che neppure oggi si sono cancellati del tutto.
Cosa le piacerebbe sentirsi dire dai lettori?
Che cosa mi piacerebbe sentirmi dire dai lettori? In realtà nulla, perché ognuno è libero di pensare e continuare a farlo come preferisce, avendo constatato che, purtroppo, la maggior parte delle persone, nonostante qualsiasi ragionamento, si mantiene ostinatamente sulle proprie posizioni. In fondo, però, spererei che quanto ho scritto sia servito a qualcuno con meno pregiudizi a prendere coscienza e osservare i fatti obiettivamente, e magari anche di ricevere io qualche consiglio (o persino un rimprovero) per errori che posso aver commesso nel corso dei miei ragionamenti.
Ha già in mente un nuovo libro?
Non ho ancora deciso il tema per un eventuale nuovo libro, visto che nella trentina di quelli che ho scritto mi è piaciuto sempre toccare argomenti diversi, che vanno dalla storia delle varie civiltà, alle biografie di personaggi illustri, alla saggistica o alla narrativa. Ma, pensando a ciò di cui qui si sta trattando, una possibilità potrebbe essere quella (complicatissima, lo so) di scrivere sulle mitologie scaturite delle antiche civiltà dei vari continenti, cioè dei tantissimi dèi e demoni inventati da chi comandava allo scopo di tenere sottomesso il proprio popolo: dai tremendi inframondi dei Maya, degli Aztechi o degli Egizi, a quello spettacolare dei Giapponesi, e a quello dolcissimo degli aborigeni australiani, con le loro gigantesche creature sognanti, i “totem”, che attraversano lo spazio componendo canti su ogni cosa che incontrano durante il sogno, per andare materializzando il mondo. Ma la varietà di mitologie è immensa, e viene al caso ricordare Michel de Montaigne quando diceva: “L’uomo è totalmente pazzo. Non saprebbe come creare un verme, e crea dèi a dozzine”.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo Ugo Stornaiolo per averci dedicato il suo tempo e averci permesso di accompagnarlo nell’iter editoriale finalizzato alla pubblicazione del suo libro. A lui auguriamo di ottenere il successo che merita, mentre ai lettori di concedersi dei momenti per leggere in modo assolutamente inedito ‘I racconti della Bibbia’.