‘Dall’eterovalutazione all’autovalutazione’ è il libro di Cristiana Lancioni edito da Europa Edizioni.

In questo libro l’autrice esamina in chiave critica le dinamiche relative all’apprendimento delle lingue straniere. In particolare evidenzia come lo studio costante garantisca l’acquisizione di competenze crescenti nei tre ambiti necessari alla conoscenza di una lingua: il grammaticale, il lessicale e il discorsivo. Solo dopo si è in grado di scrivere e comunicare in una lingua che è diversa dalla propria.
Ma l’intenzione dell’autrice è soprattutto capire quali siano gli strumenti di valutazione a disposizione degli insegnanti, nella misura in cui il processo didattico deve essere orientato al raggiungimento degli obiettivi e deve prevedere l’adeguata verifica delle attività linguistico-comunicative.
Una sezione a parte viene dedicata all’insegnamento della lingua francese in particolare, con indicazione delle aree di lavoro che un insegnante può mettere in atto per l’insegnamento.
Cenni sull’autrice
Cristiana Lancioni lavora come insegnante di Lingua e Cultura Inglese presso l’IIS Einstein-Nebbia di Loreto (AN).
Ha conseguito nel 2003 all’Università degli Studi di Macerata la laurea necessaria per ottenere l’abilitazione alla professione di docente.
Nel 2004 l’abilitazione per l’insegnamento di Lingua e Cultura Francese.
Nel 2008 l’abilitazione per insegnante di Sostegno.
Nel 2014 l’abilitazione per l’insegnamento di Lingua e Cultura Inglese.
E’ stata vincitrice di tre Concorsi Pubblici alla Cattedra per la Scuola Secondaria in Lingua e Cultura Francese, Lingua e Cultura Inglese e Italiano per Stranieri in Campania e nel Lazio.
Nel 2017 ha conseguito un Dottorato di Ricerca presso l’Università degli Studi di Macerata in Human Science, curriculum Education. Grazie a questo titolo si occupa di Graphic Organizers.
Ha all’attivo diverse pubblicazioni:
- The Use of video recorded classes to develop teacher professionalism: the experimentation of a curriculum (2015).
- DSA e lingue straniere (2015)
- La Percezione degli insegnanti su problemi, potenzialità e strategie per l’inclusione (2016),
- PEL: Portfolio Europeo delle Lingue (2018), Alunno autistico in classe (2017)
- Graphic Organizer. Strategia inclusiva nel processo di insegnamento-apprendimento (2020)
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autrice per conoscere meglio lei e le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere il suo libro. Per il lettore è sempre interessante conoscere i retroscena e i percorsi che hanno portato alla creazione e alla successiva pubblicazione di un testo. Al fine di soddisfare la nostra e la vostra curiosità abbiamo posto delle domande, virtuali, all’autrice, che si è prestata a rispondere con disponibilità.
Di seguito riportiamo l’intervista a Cristiana Lancioni su ‘Dall’eterovalutazione all’autovalutazione’
Com’è nata la sua passione per la scrittura?
Scrivo da sempre. Ho sempre tenuto un diario, un canovaccio dove annotavo, fin da piccola, gli incontri fatti, le emozioni vissute e i sentimenti provati in determinate situazioni. Le pubblicazioni sono iniziate nel 2015, quando ho avuto l’opportunità di frequentare un dottorato di ricerca in Education. È stato durante quegli anni che ho lentamente iniziato a scrivere sul mio lavoro in classe, sulle mie ore di lezione. La scuola per me è il luogo della resistenza critica all’adattamento passivo. A scuola trovo il pensiero critico, il mio soggettivo punto di resistenza al reale che mi circonda. A scuola ci incontriamo, ci innamoriamo, ci viviamo intensamente e profondamente tutti i giorni.
C’è stato un momento particolare della sua vita che l’ha portata alla stesura del suo libro?
La pandemia e il forzato lockdown mi ha regalato tempo, tempo per riflettere, tempo per rimettere mano ai miei scritti, ai miei appunti e al materiale che avevo raccolto negli anni. La didattica per me è un continuo discorso con me stessa, i miei studenti e i miei colleghi. Passano i giorni, gli anni ma continuo a dire ancora si al mio lavoro e alla scuola. Il mondo della scuola è per me prevenzione, vita e godimento. La parola mi arricchisce e mi trasforma continuamente. La scrittura mi permette di restare aperta al mondo o meglio ai vari mondi che incontro giornalmente.
Cosa si aspetta dall’incontro con il lettore?
Non immagino mai di incontrare i miei lettori. Immagino di incontrare i miei studenti. Questa è la mia realtà che vivo quotidianamente e che ho scelto. La scrittura e i miei scritti sono un qualcosa che va oltre, al di là della mia scelta di vita. I commenti dei lettori sono sempre una luce, un’illuminazione per me. Chi ha letto il mio testo lo illumina, lo apre e in un certo senso gli dà vita. Senza il loro contributo i miei testi sarebbero inutili, senza vita. Rileggere le frasi insieme a loro fa aumentare il mio desiderio di sapere.
Cosa le piacerebbe sentirsi dire dai suoi lettori?
Mi piacerebbe mi chiedessero chi è per me un insegnante, un maestro, un buon modello. Inoltre, mi piacerebbe mi chiedessero del vuoto, del buio che sottende il mio saggio. Il bianco della pagina mi paralizza sempre. La pagina però non è mai bianca, il vuoto non è mai vuoto perché mi confronto continuamente con tutto quello che è già stato scritto. Bisogna conoscere quello di cui si scrive, ma mentre scrivo cerco sempre di ricordare e di dimenticare, nello stesso tempo.
Ha già in mente un nuovo libro dopo ‘Dall’eterovalutazione all’autovalutazione’?
Si, sto scrivendo un saggio dal titolo Dal Monolinguismo al plurilinguismo: opening doors to cultural experiences. Il mio desiderio è di riuscire a terminarlo entro l’autunno prossimo e poi pubblicarlo in inverno. Questo testo è un po’ una seconda possibilità di ricominciare per me. È un modo per rimanere sveglia, non addormentarmi: ciò che scrivo non è nuovo per me, ma mi appare continuamente nuovo. Mi espongo così di nuovo all’imprevisto, per alimentare il mio amore per il mio lavoro, per i miei ragazzi e le mie ragazze.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo ancora l’autrice per averci dedicato il suo tempo. Le sue risposte hanno chiarito cosa si cela dietro il processo creativo e come è arrivata alla stesura del suo libro. Per noi è stato un piacere essere al suo fianco nel percorso editoriale che ha portato alla pubblicazione del manoscritto di ‘Dall’eterovalutazione all’autovalutazione’.
Le auguriamo di ottenere il riscontro che desidera dai lettori. E ai lettori auguriamo di trarre concetti essenziali per il corretto insegnamento della lingua straniera e per l’autovalutazione.