“L’incontro dunque, viene a essere inteso nei termini di premessa fondamentale per la costruzione della pace, la cui cellula è rinvenibile nell’educazione o meglio nel bambino stesso, e la scuola un luogo in cui sperimentare la bellezza dell’incontro, l’interdipendenza positiva, i valori della democrazia, della cooperazione e della pace. I bambini non di rado le forniscono input di scrittura”.

Questa è l’essenza del pensiero di Piera Caivano, autrice del libro ‘Bocciolo nel mare’ pubblicato da Europa Edizioni.
Alla luce della sua esperienza nel campo della didattica, l’autrice ripone grande fiducia nell’insegnamento inteso non solo come scambio verticale di nozioni, bensì come orizzonte di senso. Un orizzonte in sui mettere al centro di tutto la persona, con il suo bagaglio di valori, di emozioni e di senso. Si tratta di un approccio più ampio a quello che significa insegnare, attraverso l’incontro fra più persone e lo scambio reciproco. E proprio le espressioni più autentiche dell’io dei bambini rappresentano una fonte preziosa da cui attingere input, idee e una creatività che diversamente non potrebbe essere così autentica.
Nel libro Bocciolo nel mare l’autrice pone l’accento sulla femminilità, o meglio sulla natura della donna per come si struttura fin dalla nascita. Una nascita che spesso le viene imputata come una colpa, come un tormento mitologico. Dalla colpa alla vergogna alla pena, gli addebiti che le vengono fatti sono tanti, rischiando di offuscare la bellezza intrinseca nella femminilità.
Eppure …. e proprio a questo di riferisce il titolo del libro, Bocciolo nel mare: a questa dicotomia tra bene e male, tra dover essere e voler essere, tra realtà e simbolismo. L’autrice restituisce dignità alla figura della donna attraverso una raccolta di poesia che traggono alimento dalla semplice e pura grazia dell’essere umano femminile.
L’autrice ne tesse un elogio, parola dopo parola, verso dopo verso. Con la delicatezza e con la forza della verità, della sua comprensione diretta che tutto quello che caratterizza la donna la rende unica e speciale. Tutte le sensazioni che lei prova, tutto quello a cui è sottoposta a livello fisico e mentale la caratterizzano in modo esclusivo.
Sullo sfondo la consapevolezza che nascere ed essere donna nel 2021 non è semplice. E’ al contrario un cammino irto di difficoltà in cui ogni cosa va conquistata e solo dagli sforzi può nascere la conquista del sé più autentico.
Bocciolo di Rosa è il primo romanzo dell’autrice ed è nato poco alla volta, in principio come diario in cui annotare i propri pensieri. Una zona franca in cui essere se stessa e, attraverso l’espressione di emozioni e sentimenti, trovare uno spazio davvero libero. In cui non sentirsi in balia delle onde del mare, bensì nella piena padronanza della propria interiorità e della necessità di esprimersi.
Cenni sull’autrice
Nata nel 1989 a Potenza, Piera Caivano ha conseguito la laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Ha presentato per la laurea una tesi sulla narrazione come strategia didattica nell’età prescolare e dopo gli studi ha iniziato a lavorare nella scuola dell’infanzia con il ruolo di insegnante di sostegno. Un’attività che la gratifica e la completa come poche altre, grazie alla fiducia che ripone nell’insegnamento.
L’insegnamento rappresenta infatti uno dei suoi interessi più radicati, ma Piera nutre anche una grande passione per la scrittura e per il canto. L’arte, e in particolare la scrittura, è per lei un veicolo attraverso cui esprimere se stessa e quello che cela nel suo animo, anche riguardo all’insegnamento e alle esperienze di insegnamento.
Ha partecipato a due premi letterari e in entrambi è stata notata ottenendo premi e riconoscimenti:
si è classificata seconda al Premio Letterario Nazionale ‘Metamorfosi’ con il libro ‘Floreale’, la sua prima pubblicazione.
Ha inoltre ottenuto il Premio della Giuria al Premio ‘La botteguccia delle Favole’ con la sua favola intitolata ‘I gesti del cuore’.
Noi di Edizioni Europa abbiamo intervistato Piera Caivano per scoprire qualcosa in più su di lei. Per noi e per il pubblico è infatti interessante capire quale sia la motivazione che porta gli autori a mettere i loro pensieri e le loro idee su carta per condividerle con i lettori. Per soddisfare la nostra e la vostra curiosità abbiamo avuto il piacere di intervistare, seppur virtualmente, l’autrice così da conoscere un po’ meglio sia lei sia la sua opera.
Di seguito riportiamo l’intervista a Piera Caivano su Bocciolo nel mare.
Cosa significa essere donna nel 2021?
Essere donna nel 2021 richiede grandi sforzi, lo definirei un cammino di conquiste nonché un cambiamento di rotta che s’innestano entrambi sul tormento mitologico di nascer femmina in cui pena, vergogna e senso di colpa sono da sempre padrone.
Dove ha trovato l’ispirazione per scrivere questa storia?
Bocciolo nel mare è la mia seconda creatura che viene alla luce.
Bocciolo nel mare: un diario dalla copertina azzurra con motivi floreali chiuso per molto tempo in fondo ad un cassetto nel quale iniziai a scrivere poesie intorno all’età di dieci anni.
Quale messaggio ha voluto lanciare con la sua raccolta?
Affinché nessuna donna possa sentirsi più come un bocciolo nel mare.
Lei è una persona con numerose passioni. Quando e come è nata quella per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata intorno ai dieci anni ed è scaturita dall’esigenza di trovarsi uno spazio in cui ritrovarsi, esprimersi ed immergersi scrutando le emozioni nei tornanti dell’anima.
Ha già un nuovo lavoro nel cassetto dopo Bocciolo nel mare?
Ho numerose creature nel cassetto da svelare e scoprire attraverso i sentieri della Poesia e non soltanto.
Noi di Europa Edizioni ringraziamo ancora una volta Piera Caivano per essersi prestata a rispondere alle nostre domande su ‘Bocciolo nel mare’. E’ stato un piacere per noi offrire ai lettori qualcosa in più dopo aver accompagnato l’autrice nell’iter di pubblicazione della sua raccolta poetica. A lei auguriamo buona fortuna per il suo libro e la possibilità di ottenere i risultati che desidera dalla pubblicazione.
Ai lettori facciamo invece l’augurio di leggere queste poesie con animo aperto e sereno, per trarne tutto quello che può fare bene alla loro anima.