Intervista a Ubaldo Bruno, autore di ‘Ma io volevo solo cantare’

‘Ma io volevo solo cantare’ è il libro di Ubaldo Bruno edito da Europa Edizioni.

Cantautore, pianista, interprete. Questo è Ubaldo Bruno. Ed è anche uno scrittore, come dimostra il suo libro ‘Ma io volevo solo cantare’ pubblicato da Europa Edizioni.

Una vita passata tra le parole, ma quelle delle canzoni, per riempire la musica e arricchirla con la forza di testi originali e sentiti. “Ripensando col senno di poi e con l’esperienza di adesso, non capisco come io abbia potuto interpretare che dei pezzi che non avevano nulla a che fare con me”.

Oggi Ubaldo Bruno rilegge con atteggiamento critico la sua esperienza di cantautore e interprete, sottolineando come l’esigenza di cantare lo abbia portato a volte a fare delle scelte sbagliate. I brani spesso erano troppo melodici e sdolcinati, con la conseguenza che la sua personalità non riusciva a emergere. Il suo lato ‘rock’ e ribelle era costretto in un angolo, ma nonostante tutto dentro di sé l’autore era sereno. Perché a lui importava solo cantare. Sempre e comunque. E anche se non poteva cantare quello che desiderava, era contento lo stesso perché la musica e il canto sono l’essenza della sua vita. L’essenza di tutto quello che aveva sempre desiderato, di tutto quello che aveva sempre voluto fare.

In questo libro autobiografico emerge tutto quello che è sempre stato nel cuore di Ubaldo Bruno, da quando ha mosso i primi passi nel mondo delle canzoni, coniugando il testo alla musica. Dalle sue parole emerge una verità che arriva dritta al cuore del lettore grazie a un testo vibrante di sincerità, in cui le parole svelano la realtà che si cela dietro ai fatti e si riversa in un libro vero, sincero e autentico.

Grazie a questo libro autobiografico entriamo in contatto con i sentimenti e i desideri dell’autore e con l’esigenza spesso repressa, come accade spesso a cantanti e musicista, di suonare e cantare quello che lui desiderava. Di accostarsi a un modo desiderato a lungo da lontano e sfiorato con le dita cantando cose che non interessano.

L’autobiografia di Ubaldo Bruno è nata per caso, non è frutto di un progetto preciso, bensì di una serie di circostanze e casualità che hanno portato alla scrittura di un libro. In ‘Ma io volevo solo cantare’ l’autore si apre alla scrittura, cosa a cui non aveva almeno pensato. E scopre nella scrittura un potere quasi catartico, nella misura in cui riesce ad affrontare e a mettere su carta dei pensieri e sentimenti importanti per lui e per la sua vita, con lucidità, ordine e sentimento.

Abbiamo intervistato Ubaldo Bruno per conoscerlo meglio, per scoprire se c’è stato un momento, un’occasione particolare, che  lo abbia spinto verso la lettura e poi verso la pubblicazione del suo libro. Per soddisfare la nostra e la vostra curiosità abbiamo avuto il piacere di sottoporre alcune domande all’autore in merito alla nascita del libro e ai suoi retroscena.

Di seguito riportiamo l’intervista a Ubaldo Bruno sul suo libro ‘Ma io volevo solo cantare’.

Il libro è un’occasione per ripensare alla sua vita?

Questo libro ripercorre le tappe fondamentali che sottolineano in gran parte,le esperienze

e le vicissitudini che hanno contribuito alla mia formazione intellettuale sottolineando

fattori positivi e negativi di un’esistenza singolare e ricca di eventi piacevoli e no.

Sicuramente vuole essere un monito per tutti coloro che intendono intraprendere una carriera artistica o professionale che possa portarli al successo ed alla vittoria nell’arrampicata sociale.

Una società non sempre meritocratica e giusta,una società dedita al nepotismo ed alle raccomandazioni.

Tuttavia bisogna essere pronti ed arguti in maniera equilibrata e consapevole del fatto che, nonostante il talento, l’invidia e la cattiveria gratuita, regnano sovrane.

Il racconto degli errori passati vuole essere un’occasione di riscatto?

Sicuramente si tratta di un libro che rappresenta un riscatto morale alle mie vicissitudini…

Gli errori commessi sono gli errori di tutti con l’aggiunta di un ambiente particolarmente difficile ed infarcito di falsità ed invidie a volte immotivate accompagnate da cattiverie gratuite ed insane.

Nonostante tutto, sono sempre andato dritto per la mia strada in maniera dignitosa,senza mai accettare compromessi di qualsiasi natura.

Molto probabilmente questo mio comportamento mi ha impedito di usare strategie opache che avrebbero potuto condurmi alla vittoria, ma che avrebbero compromesso la mia integrità.

Ha scelto di scrivere questo libro in un momento preciso?

Non so esattamente cosa sia successo, certo è che scrivo testi di canzoni da una vita ed inoltre posseggo numerosi manoscritti risalenti agli anni settanta ed ottanta, peraltro eccessivamente esistenzialistici e drammatici come la verde età spesso impone.

In passato ci avevo pensato spesso, ma per caso una mattina mi sono ritrovato un link di Europa Edizioni che parlava della collana di autobiografie di personaggi illustri e non.

Da li è partito tutto!

Pervaso da un grande entusiasmo e dalla possibilità di emergere in un campo a me quasi del tutto sconosciuto, ho accettato di fare l’intervista telefonica che mi ha permesso di scrivere la mia autobiografia.

Cosa ha provato mentre scriveva?

Non avrei mai creduto che andare a scavare nel passato, ricostruendo la mia vita fin da bambino, mi avrebbe procurato tanta sofferenza interiore.

E’stato come andare in terapia con annessi e connessi.

Ho ripercorso cosi gran parte della mia vita riferendomi soprattutto alle vicissitudini che riguardano la carriera artistica.

Le piacerebbe scrivere un libro non autobiografico?

Certamente visto che ho già in mente diverse soggetti e molte idee per la testa.

Adoro scrivere in quanto posso lasciar spaziare la mia fantasia ed esprimermi liberamente senza limiti o riserve.

Questa per me è un’occasione per rimettere in moto la parte artistica di me stesso; la canzone, la recitazione e adesso la scrittura.

Noi di Europa Edizioni ringraziamo ancora una volta l’autore Ubaldo Bruno per averci dedicato con disponibilità il suo tempo e per aver risposto ad ogni nostra domanda. E’ stato un piacere aver accesso ai suoi pensieri più intimi e per averci svelato i retroscena del suo libro.

Facciamo gli auguri all’autore per il suo libro e per la sua futura produzione artistica.

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