Intervista a Claudio Parmiciano, autore di ‘Racconti di volpi e di sogni’

Racconti di volpi e di sogni è il libro di Claudio Parmiciano edito da Europa Edizioni.

Ogni racconto di questa raccolta muove da una considerazione filosofica, in particolare da uno dei cardini della teoria socratica: ‘Conosci te stesso’. Partendo da questo concetto, l’autore invita il lettore ad andare oltre le apparenze, oltre la forma alla ricerca della sostanza, per penetrare a fondo nel proprio io.

E per conoscersi.

E di conseguenza per amarsi, per apprezzarsi e per stare bene con se stessi.

Secondo Claudio Parmisano si tratta di compiere una scelta consapevole in vista della comprensione di quello che c’è dentro di noi, per poter poi capire chi siamo. Cercare di capire quale sia il contenuto prima di prestare attenzione al contenitore; solo dopo si potrà valutare l’insieme. La ricerca è anche il momento più stimolante, perché guidata dai sentimenti più puri, quelli dell’amore per se stessi e per la conoscenza.

Tutti i personaggi del libro ‘Racconti di volpi e sogni’ compiono questo viaggio in direzione dello stato primordiale degli avvenimenti cosmici. Ognuno a suo modo e ognuno con le proprie potenzialità, ma tutti tendono alla ricerca della condizione primigenia. A muoverli è la coscienza, che li guida nella ricerca di un equilibrio tra il corpo e l’anima, tra quello che serve per muoversi nel mondo e quello che serve per essere se stessi. In questo modo si può ambire non solo a raggiungere la felicità propria, ma anche a contribuire al raggiungimento di quella degli altri.

L’uomo è alla continua ricerca del se più autentico e non capisce che per trovarlo gli basterebbe fermarsi un attimo, fare un passo indietro e chiedersi se davvero si conosce. Davvero sa chi è il ‘se stesso’ che alberga nel suo corpo, che muove il suo corpo e la sua mente?

Interrogativi di non facile comprensione e, soprattutto, di non facile soluzione. Non è facile spogliarsi di tutte le sovrastrutture per arrivare all’essenza più profonda de proprio io. Non è facile e non è veloce, ma è comunque l’ideale a cui tendere. Questo è il messaggio che l’autore vuole trasmettere ai suoi lettori, nel momento in cui attraverso le vicende di diversi personaggi li invita attraverso il ragionamento a non lasciarsi semplicemente trasportare dalla vita, bensì a prenderla in mano diventando protagonisti consapevoli. Tutti i personaggi del libro si muovono in questa direzione, con le loro storie sempre diverse e sempre uguali, perché accomunate da questa ricerca di fondo.

Cenni sull’autore

Classe 1942, Claudio Parmiciano nasce e lavora a Napoli e si laurea in Economia.

Lavora come dirigente in diverse aziende ma coltiva sempre la passione per il teatro. In particolare dirige delle compagnie amatoriali, è docente di recitazione e si dedica alla scrittura di commedie.

All’attivo ha diverse pubblicazioni:

  • Memoria di memorie (1999 – L’Autore Libri Firenze)
  • Placido Gradu  ( 2001 – Rce Edizioni Napoli)
  • Il silenzio e l’attenzione ( 2005 – Palomar)
  • Surtout il Sartù ( 2005 – Rce Edizioni Napoli)

Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autore per scoprire qualcosa in più su di lui e sui retroscena che hanno portato alla scrittura del suo libro. Per soddisfare la nostra e la vostra curiosità  gli abbiamo posto delle domande finalizzate a capire come nasce il Claudio Parmiciano scrittore e lo ringraziamo fin d’ora per la sua disponibilità.

Riportiamo di seguito l’intervista a Claudio Parmiciano sul romanzo ‘Racconti di volpi e di sogni’

Lei è una persona con numerose passioni. Quando e come è nata quella per la scrittura?

La mia passione per la scrittura nasce dalla mia passione per la lettura. Fin dalla mia adolescenza adoravo frequentare la ricca libreria di mio padre, dove accanto ad opere molto impegnative per un ragazzo trovavo i romanzi di Salgari e di Verne, che aprivano situazioni e scenari esotici. Io ero rapito da quelle avventure che mi facevano sognare ad occhi aperti.

 In quale momento della sua vita ha avuto l’idea di scrivere questa storia?

Dopo aver pubblicato due libri su memorie familiari (memoria di memorie ) e Placido gradu  che è un sorta di diario sul Cammino per Santiago di Compostela, sentivo l’esigenza di confrontarmi con il romanzo, ma ho voluto iniziare dal “racconto” genere meno impegnativo.

E pur tuttavia il racconto mi ha consentito di esprimere un mia concezione delle cose in perpetuo divenire secondo un principio di IMPERMANENZA mutuata dal pensiero filosofico dei presocratici. Si pensi all’idea dell’universo concepita da ERACLITO di Efeso, dove tutto è in divenire, tutto si dissolve e nel tempo stesso si trasforma in un perpetuo conflitto duale. Ora questa affascinante teoria non è molto distante dai moderni postulati della fisica quantistica.

Qual è il suo pubblico ideale? A chi pensa quando scrive?

Sinceramente quando scrivo non penso al pubblico dei lettori. Io scrivo per me stesso e per lasciare un ricordo di me ai figli dei miei figli, consapevole che dopo quattro generazioni il ricordo di noi si spegne e sfuma nelle nebbie del tempo.

Quale messaggio ha voluto lanciare con la sua raccolta?

Non ho l’esperienza e la presunzione di lanciare messaggi con i miei racconti, ma mi è sufficiente sperare che interessino quel tanto che si sia indotti a riflettere sulla forza dell’innocenza (dal racconto “il sogno”), il bambino che guida l’adulto alla scoperta del bene e del male attraverso un novello battesimo nell’acqua lustrale al centro del labirinto.

Sta già lavorando per altre opere future?

Per ora non sto lavorando ad altre opere, ma come dice il vecchio Poirot, l’investigatore belga, le piccole celluline grige sono sempre in funzione. Non si può mai sapere.

Noi di Europa Edizioni ringraziamo nuovamente Claudio Parmiciano della sua disponibilità all’intervista e siamo lieti di essere stati al suo fianco nel processo editoriale che ha portato alla pubblicazione del suo romanzo ‘ Racconti di volpi e di sogni’.

Gli auguriamo il meglio per il suo lavoro e al lettore facciamo l’augurio di lasciarsi trascinare dall’atmosfera di questa raccolta di racconti. E di aprire la mente, di predisporsi a riflettere guidati dalla mano discreta dell’autore.

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