Benedetta e il folletto smemorato è il libro di Annalisa Di Gregorio pubblicato da Europa Edizioni.
Il romanzo racconta una storia di fantasia a beneficio dei bambini, degli adulti e di chiunque abbia la voglia e il desiderio di sognare.

La protagonista del libro è una bambina di nome Benedetta, che incontra un personaggio bellissimo e speciale: un folletto. I due diventano grandi amici, si fanno compagnia e iniziano a supportarsi e a creare un’amicizia tutta speciale. Sono lontani anni luce, eppure entrambi hanno bisogno di un appoggio, e lo trovano in un altro diverso da sé sul quale fare affidamento per rafforzare se stessi e la loro personalità.
‘Benedetta e il folletto smemorato’ è un viaggio in un mondo che non esiste ma che diventa vero nel momento in cui si legge e si assorbe dai personaggi la voglia di sognare con leggerezza.
La storia si dipana tra reale e immaginario, in uno spazio sospeso in cui si incontrano personaggi originali e divertenti con cui scambiare parole, immagini e momenti di gioco. Benedetta e il folletto infatti non si muovono da soli attraverso le pagine del libro, ma al contrario fanno tanti incontri che li aiutano a cementare la loro amicizia e a sostenersi l’un l’altro.
Il messaggio di questa favola è che la condivisione è molto importante, perché ci aiuta ad accrescere la consapevolezza di noi stessi. Condividere un’idea, un’immagine, un’emozione non può che metterci in contatto con la parte più fantasiosa del nostro io, quella in cui albergano la leggerezza e la capacità di sognare. Le avventure di una bambina e di un folletto possono aiutare a dialogare con il proprio io – fanciullo o adulto che sia – grazie al parallelismo che si instaura tra l’immaginazione e la realtà.
L’autrice si propone di provare la tesi che “L’essenziale è invisibile agli occhi”: solo vedendo e facendo emergere quello che è dentro ogni bambino, educandolo allo sviluppo dell’immaginazione e della creatività, è possibile sviluppare le sue capacità intellettive. Sapere immaginare, saper credere, saper sognare è di supporto per la crescita del bambino e della sua autostima.
Cenni sull’autrice
Classe 1991, Annalisa Di Gregorio vive a Padova coltivando i suoi molti interessi, soprattutto nel campo della letteratura rivolta ai minori.
E’ educatrice e insegnante per l’infanzia.
Lavora come consulente psico-pedagogica ed è interessata a tutto quanto riguarda la sfera dell’infanzia e il mondo dei minori, fisico e immaginario.
Scrittrice e illustratrice di libri per l’infanzia.
Prima di ‘Benedetta e il folletto innamorato’, di cui ha curato anche le illustrazioni, ha pubblicato ‘Il folletto delle emozioni e altri racconti’
Noi di Europa Edizioni abbiamo intervistato l’autrice per scoprire prima di tutto come è nata la sua passione per la scrittura che l’ha portata a scrivere questo libro fantasioso e altre piccole curiosità su di lei. A nostro avviso è sempre interessante per i lettori conoscere qualcosa in più sugli autori dei libri che si accingono a leggere, a maggior ragione se l’autore si presta ad aprire il suo scrigno dei segreti per condividerlo con il suo pubblico.
Di seguito riportiamo l’intervista ad Annalisa Di Gregorio riguardo a ‘Benedetta e il folletto innamorato.
Come è nata l’idea di questo libro?
Il libro è nato dalla vita stessa, da esperienze vissute, professionali, comuni ad ognuno di noi, in particolare, all’età evolutiva (infanzia, pre-adolescenza e adolescenza) in cui si sente, in maniera rilevante, la necessità di allontanarsi dal nido familiare per andare alla scoperta conoscitiva ed esperienziale del mondo.
In un certo senso, il libro è nato da sé. Le parole sono comparse all’improvviso nella mia testa, una dietro l’altra e io non ho potuto fare altro che scriverle e dar loro vita.
Un viaggio nel fantastico è quello che ci serve oggi?
Certamente sì. La chiave magica è lo strumento con il quale il bambino legge ed interpreta la realtà. Il panmitismo caratterizzante la sua psiche, ne influenza l’interpretazione della stessa, favorendone la comprensione, attraverso il viaggio fantastico.
La fantasia lo immerge e lo proietta in situazioni immaginarie ma consone di realtà e, in particolare, ricche di significati promotori del suo stesso sviluppo evolutivo.
Qual’è il tipo di lettore a cui si rivolge?
A chi crede nelle favole, nei sogni e nella vita. A chi non smette di viaggiare per perdersi e ritrovarsi.
A chi, con tenacia, continua ad impegnarsi nel raggiungere e concretizzare le proprie ambizioni/aspirazioni.
A chi non ha il coraggio di farlo, affinché, grazie ad un folletto e ad una bambina, trovi dentro sé la determinazione necessaria ad esternare i propri talenti.
Qual è stato il primo libro che ha letto e cosa le ha insegnato?
“Il piccolo principe”. Antoine De Saint-Exupéry, narra lo scoraggiamento ricevuto nel coltivare le proprie capacità pittoriche, finché non arrivò lui, il piccolo principe, che comprese immediatamente cosa rappresentasse il suo disegno, facendoci capire l’importanza del “saper immaginare” e “credere”nell’immenso potere di questa straordinaria facoltà intellettiva.
È necessario vedere dentro ogni bambino ciò che non è visibile agli occhi. Solo così, a livello educativo didattico, è possibile aiutare i bambini a far germogliare i loro talenti.
Ha già l’idea per un nuovo libro dopo ‘Benedetta e il folletto innamorato’?
Certo, ne sto ultimando le illustrazioni. Il testo è pronto. Ne ho ultimati altri cinque, ma sono ancora privi di illustrazioni. Come le dicevo prima, la mia testa non si ferma neppure un istante, e quando non riesce più a contenere i pensieri, li deve scrivere!!!
Noi di Europa Edizioni non possiamo che ringraziare l’autrice Annalisa Di Gregorio per averci dedicato il suo tempo ed essersi prestata con serietà e precisione a rispondere alle nostre domande. E’ stato un piacere scoprire il pensiero sottostante al suo libro e i retroscena che caratterizzano lo sviluppo della sua narrazione del fantastico.
Siamo stati lieti di partecipare al percorso editoriale che ha visto la nascita del suo libro, ‘Benedetta e il folletto innamorato’. All’autrice facciamo gli auguri per questo libro e per gli altri che verranno, e al lettore suggeriamo di abbandonarsi alla fantasia e all’immaginazione.