Intervista a Francesco Valentini, autore di Le Tre Croci

“Quando scrivo, i miei pensieri sono rivolti ai miei figli, ai nipoti e ai pronipoti, ai quali dedico tutti i miei sogni, con il proposito di lastricare la loro vita di sani principi, lontani dalle molteplici distorsioni che la vita suggerisce”.

Le Tre Croci è il libro di Francesco Valentini pubblicato da Europa Edizioni. Si tratta di un volume scritto con chiarezza e semplicità, per avvicinare il grande pubblico all’esame di una tematica complessa e delicata come quella religiosa.

Il suo è un approccio critico al ruolo della religione nella società contemporanea, ma viene stemperato dall’utilizzo di un linguaggio semplice e di un tono equilibrato che gli consentono di affrontare ogni tipo di discorso.

L’autore esamina diversi argomenti affrontandoli per prima cosa dal punto di vista storico per collocarli nel corretto universo spazio-temporali. Poi passa all’analisi di ogni argomento con la chiara intenzione di spingere i lettori alla riflessione. La sua non vuole essere un’analisi passiva, calata dall’alto, bensì un’analisi attiva, in grado di sollecitare il ragionamento nelle persone che leggono il libro.

La lettura de Le Tre Croci offre l’opportunità di accostarsi a un’interpretazione della religione lontana dai luoghi comuni e aperta invece al dialogo, al confronto e alla comunicazione.

Cenni sull’autore

Francesco Valentini è nato nel  1930 ed ha avuto una vita ricca di esperienze e opportunità, Ha iniziato a lavorare giovanissimo come apprendista operaio, senza però trascurare gli studi che ha poi portato avanti con costanza.
Dal gradino più basso della scala lavorativa, appunto l’operaio, è arrivato a raggiungere i massimi livelli, grazie a tenacia, impegno e forza di volontà. E’ infatti diventato impiegato esecutivo, impiegato di concetto, impiegato di direzione e infine dirigente.

Per 50 anni ha lavorato al Ministero delle Finanze come Direttore di Divisione, accostando a questo ruolo anche l’attività di tributarista.

Ciliegina sulla torta, ha ricevuto una laurea honoris causa e la Croce di Cavaliere della Repubblica.

Noi di Europa Edizioni abbiamo deciso di intervistare Francesco Valentini in merito a quanto c’è ‘dietro’ alla sua opera letteraria. E’ sempre interessante per il lettore scoprire qualcosa in più sull’autore del libro che sta leggendo: è un po’ un modo di sbirciare dalla finestra mentre lui scrive, di osservarlo più a fondo o di avere l’impressione di farlo. La genesi del libro, i suoi pensieri durante la stesura di pagine, paragrafi e capitoli … il retroscena insomma.

Francesco Valentini ha accettato di buon grado di confrontarsi con noi in merito al libro Le Tre Croci e ha offerto spunti di riflessione anche nel rispondere alle nostre domande. A distanza, come si deve fare ora, ma vicino nell’atteggiamento e nelle intenzioni.

Riportiamo di seguito il testo dell’intervista

Qual è il suo pubblico ideale? A chi pensa quando scrive?

A 91 anni guardo il mondo come osservatore e non più da protagonista e il mio pubblico ideale è quello che non si lascia travolgere dalle fandonie delle sette religiose che propinano tante illusioni, fantasie e speranze capaci di radicare nelle menti sentimenti di strane ed impeccabili aspettative fondate su buonismo e assenza di peccati.

Quale messaggio ha voluto lanciare con il suo libro?

Quando scrivo, i miei pensieri sono rivolti ai miei figli, ai nipoti e ai pronipoti, ai quali dedico tutti i miei sogni, con il proposito di lastricare la loro vita di sani principi, lontani dalle molteplici distorsioni che la vita suggerisce.

Cosa rappresenta la religione nella società contemporanea?

Il messaggio che ho voluto inviare con il mio libro ‘Le tre croci’ vuole costituire un sussulto alle menti radicate avvinte dai pensieri poveri e distorti dalle fantasie che fanno credere e materializzare anche le più assurde situazioni, quale ad esempio l’avere rappresentato la falsa e assurda crocifissione di due cosiddetti ladroni al fianco del profeta, al solo fine di voler dimostrare la dichiarata sussistenza di un potere divino del profeta.

Nella società contemporanea la religione rappresenta solo un aspetto scarsamente accolto e seguito dalle giovani generazioni, le quali sono attratte più dalla convincente e frenetica modernità che soddisfa uno stile di vita privo di condizionamenti.

Quando ha iniziato a pensare di scrivere un libro?

Ho pensato a scrivere un libro quando, nel 1996, nel desiderio di sapere come siamo fatti e come funzioniamo, dopo avere studiato per due anni di notte da autodidatta dei libroni di neurologia clinica e nel convincimento di avere acquisito la conoscenza del cervello sia dal punto di vista topografico che funzionale, scrissi il libro ‘L’Arcipelago degli Infelici’ e fui convocato a Bari dal professore universitario Nicola Simonetti, il quale si complimentò e mi chiese come avessi fatto a comprendere così bene il funzionamento chimico ed elettrico del cervello pur non essendo medico.

Altri progetti nel cassetto?

Nel 2009, dopo aver scritto circa cento pagine di un libro intitolato ‘Le mie esperienze processuali tributarie’, fui costretto a smettere per l’insorgenza alla spalla e al petto sinistri dell’herpes zoster curata male, con conseguente terribile neuropatia post herpetica che mi trascinerò fino alla fine.

Progetti nel cassetto? Nessuno! Forse, se il decimo decennio di vita in corso e la grave ipovisione me lo consentiranno, credo che trarrò più precise e concrete conclusioni.

Quella della religione è una tematica importante che attraversa i secoli ed è stata dibattuta in ogni tempo. Oggi la affrontiamo in modo originale grazie alla penna e all’anima di uno scrittore che, nonostante i problemi di salute, non è troppo stanco per diffondere il suo pensiero e per tenerci incollati alle pagine del suo libro. A 91 anni, con lucidità e pacatezza encomiabili.

Noi di Europa Edizioni non possiamo fare altro che ringraziare ancora una volta Federico Valentini  per averci dedicato del tempo e per aver risposto alle nostre domande. E anche per averci dato la possibilità di camminare al vostro fianco per la realizzazione del suo percorso editoriale che si è concluso con la nascita di Le Tre Croci.

Al lettore auguriamo buona lettura e la possibilità di prendere da questa esperienza tutto il possibile e di perdersi tra le pagine di questo libro. Gli auguriamo anche che l’autore sia in condizione di scrivere ancora altri libri con cui solleticare le coscienze con la delicatezza di cui lui solo è capace.

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