Intervista a Giusy Sammartano, autrice de La Rosa nera

E’ la battaglia contro il femminicidio a muovere questo romanzo, ad alimentarne la trama e a dargli vita.

Una battaglia che Giusy Sammartano porta avanti attraverso il suo libro, La Rosa nera, pubblicato da Edizioni Europa. Perché ogni occasione è giusta per parlarne, perché non si deve sprecare nessuna opportunità per dare voce a chi vuole parlare, per parlare al posto di chi non riesce a farlo e per diffondere un messaggio che dovrebbe già essere alla base della società civile: no alla violenza. Contro le donne e contro chiunque altro, non solo le donne, ma anche i bambini e contro tutte le persone in generale.

Questo è il messaggio che emerge con forza dalle pagine del romanzo di Giusy Sammartano, in cui il titolo già allude al penoso comportamento di un personaggio negativo: la rosa, simbolo di amore purezza e dolcezza, ‘sporcata’ dal colore nero che riflette un comportamento deviante e oscuro. La rosa nera del romanzo è la stessa autrice, che affida la sua esperienza alla protagonista Giulia e ha la capacità di affrontarla con il distacco necessario per renderla vera, credibile e pesante come è stata.

Giulia è una donna schiacciata dal peso di un marito violento che la ferisce nel corpo e nell’anima, un marito che promette di cambiare ma cambia, che la supplica di perdonarlo ma poi ricomincia. Lei, fiaccata nell’animo, non si rassegna ad attribuirgli la maschera di mostro – quello che è realmente – e continua a dargli fiducia anche se non vorrebbe e non dovrebbe. La figura di Marco, il marito di Giulia, è tratteggiata alla perfezione, così che l’uomo incarna il prototipo del violento diviso tra impulso e pentimento. Il più letale degli uomini da cui distaccarsi.

Arriva però il momento in cui Giulia decide di non sopportare di più, di NON VOLER sopportare più e il lettore può finalmente sperare in un lieto fine dopo tanta amarezza e sopraffazione. Un lieto fine che fortunatamente c’è stato per l’autrice, che ha avuto la forza di emanciparsi e di ridare la giusta importanza a se stessa, come donna e come persona, anche per il bene dei suo figli.

Non rimane che leggere La Rosa nera per saperlo e nel frattempo noi di Europa Edizioni siamo felici di intervistare Giusy Sammartano, per conoscere qualcosa in più dei suoi pensieri e delle sue emozioni. Lei è una donna che ce l’ha fatta, che è riuscita ad andare oltre la violenza, ad affrontarla, a superarla e a lasciarla alle spalle. Ora vive serena, in un piccolo paese della Sicilia in cui la vita a misura di persona, tanto diversa da quella delle grandi città, la avvolge proteggendola. E probabilmente tradurre la sua storia in parole, vederla su carta e sapere che può essere di aiuto e ispirazione per altre donne nella stessa situazione, contribuisce alla sua serenità. Alla guarigione di quelle ferite che rimangono sempre un po’ aperte, ma che non influenzano più la sua esistenza.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice Giusy Sammartano.

In quale momento della sua vita ha deciso di scrivere questo romanzo?

A novembre del 2019 mi fratturai la caviglia destra, e rimanendo a letto ingessata ed immobilizzata, casualmente vidi sul pc portatile una selezione della casa editrice, Europa Edizioni. Decisi di parteciparvi, ed istintivamente scrissi il mio primo romanzo, “La Rosa Nera”, mossa da ciò che era stato il mio vissuto di violenza coniugale e la mia lotta per sopravvivere ad esso.

A chi è rivolto La Rosa nera?

Questo mio romanzo è rivolto, innanzitutto, a tutte quelle donne che subiscono violenza coniugale, e poi a tutte le donne in generale, perché amare una donna non significa avere il diritto di sottoporla a vessazioni, violenza fisica e psicologica, nonché privarla della vita. 

Quale messaggio ha voluto lanciare al pubblico con il suo libro?

Il messaggio che ho voluto lanciare al pubblico è uno forte e chiaro: No! Alla violenza contro le donne, di nessun genere. No! Al delitto esecrabile del “Femminicidio”.

Ha sempre amato scrivere?

Innanzitutto, ho sempre amato leggere, catapultandomi in quegli universi paralleli che ritrovavo nei libri, ed in cui i personaggi vivevano una vita propria. Ciò, mi ha portato a creare io stessa, quegli universi, dove i miei personaggi potessero vivere, con le loro emozioni, le proprie delusioni e dolori, e le loro vittorie.

Ha già in mente un altro romanzo da scrivere?

Beh, in realtà, “La Rosa Nera”, ha dato inizio ad una trilogia al femminile, infatti ad esso, seguirà ” L’ Orchidea Insanguinata”, e ” L’ Angelo della Morte”, che concluderà questa trilogia al femminile, dove la forza delle donne, viene ancora una volta dimostrata nella sua interezza e grandiosità, degna di grande rispetto e considerazione.

Noi di Europa Edizioni siamo felici di aver affiancato Giusy Sammartano in questo cammino editoriale e la ringraziamo per la disponibilità e per la spontaneità del suo racconto. Il racconto di una storia personale sofferta e penosa, ma anche il simbolo di una rinascita tanto riuscita quanto più voluta.

E proprio come la sua storia, neanche quella di Giulia si interrompe con La Rosa Nera. Come anticipato dall’autrice, infatti, il progetto consiste in una trilogia e quindi aspettiamo nuove emozioni con gli altri due libri della serie. Due libri che chiudono il cerchio della narrazione e anche dell’esperienza catartica di Giusy Sammartano, che attraverso la scrittura riesce a mettere del balsamo sulle sue ferite.

A questo punto ci rivolgiamo ai lettori, a tutti coloro che avranno il piacere di prendere questo romanzo tra le mani e di lasciarsi conquistare dalla storia che contiene. Ad ogni lettore auguriamo di compiere un viaggio speciale tra le pagine speciali di un libro speciale…..

Buon viaggio con Giulia e anche con Marco, per capire che Marco così non devono esisterne e che la bellezza della vita sta nella libertà di ognuno. E che invece tutte le Giulia possono e devono trovare la forza di reagire. NON SONO SOLE e il NO alla violenza si può gridare tutti insieme, con forza, a partire dalla pagine di un romanzo.

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