VOCI DI CAMERINO: VERDONE, GASSMAN, PLACIDO e tanti altri nel libro di Tiziano Sossi


Il cinema e il teatro italiano raccontati dai suoi protagonisti

Siamo cresciuti con i loro film, ci siamo emozionati vedendoli calcare le scene, i grandi mattatori del cinema e del teatro sono per noi tutti dei volti familiari.
Tiziano Sossi, dal 1986, quando era un giovane cronista di 24 anni, li ha incontrati, li ha raggiunti nei camerini, ha ascoltato da loro memorie di lunghe e fortunate carriere.

La copertina di TRA CINEMA TEATRO E CABARET

Oggi, a quasi trent’anni di distanza, le presenta in un suggestivo volume intitolato Tra cinema teatro e cabaret, in cui i racconti degli attuali protagonisti della scena, come Diego Abatantuono, Luca Barbareschi, Carlo Verdone, si alternano a quelli dei grandi personaggi del mondo dello spettacolo che ci hanno lasciato, come Walter Chiari, Vittorio Gassmann, Renzo Montagnani, Paolo Villaggio.
Si tratta senza dubbio di un contributo prezioso per tutti gli amanti del cinema e del teatro italiani.

Abbiamo raggiunto l’autore per parlare brevemente del suo libro.

Ci racconta come è nato questo desiderio di raccogliere le storie di grandi personaggi del cinema e del teatro?

Ho trascorso gli anni ’80 e ’90 realizzando interviste, raccogliendo materiale che oggi, dopo tutto questo tempo, ho sentito la necessità di riorganizzare.
Così, prima di tutto, ho tirato fuori i miei appunti, le trascrizioni delle interviste che avevo rilegato per la mia libreria, e il passaggio successivo è stato quello di riflettere su come poterle raggruppare.
Il primo volume l’ho dedicato agli attori e adesso, dopo vent’anni, spero di poter ripubblicare Il dizionario delle registe, incentrato sulle figure femminili del cinema, che conterrà più di mille biografie.

Quale è stato l’incontro che le è rimasto più nel cuore?

È difficile dirlo, ci sono molte conversazioni con registi che si sono consolidate in lunghe amicizie. Dei personaggi citati nel libro, con Carlo Verdone, ad esempio, si è instaurato un rapporto di amicizia, abbiamo ancora l’occasione di incontrarci.
Per rispondere alla domanda, ci sono almeno due incontri che ricordo particolarmente: Gassman in primis, era uno dei miei attori preferiti ed ero molto emozionato, è stato l’unico con cui non ci siamo dati del tu.
Il secondo è Paolo Villaggio, il mangianastri aveva registrato a volume molto basso e non ero in grado a sbobinare il tutto. Il giorno dopo gli feci avere l’intervista stampata e lui pazientemente la ricontrollò. Fu molto disponibile, poteva rispedirmi indietro dicendo che non aveva tempo. 

Noi tutti conosciamo i protagonisti delle sue interviste, o almeno crediamo di conoscerli, qualcuno di loro l’ha particolarmente sorpresa rispetto all’immagine che si era costruito di loro? 

In verità più o meno tutti mi hanno stupito perché anche io, come le persone che leggeranno il libro, dei miei divi avevo un’idea tutta mia, anche se da storico del cinema potevo dire di conoscerli abbastanza bene dal punto di vista professionale. Ciò che mi ha maggiormente colpito, allora come oggi, sono i loro numerosi aneddoti, che mi hanno permesso di rileggere questi grandi personaggi da una prospettiva diversa, più personale. In questo senso posso dire che sono stati tutti sorprendenti. 

L’autore, Tiziano Sossi


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